Paolo Scarpa ha vinto le Primarie del centrosinistra a Parma con 3471 voti (55,2%) su 6300.
Sarà lui a guidare la coalizione di centrosinistra alle elezioni Amministrative di giugno e a sfidare il sindaco Federico Pizzarotti che si candida per un secondo mandato. Scarpa, ingegnere parmigiano di 60 anni, è stato sostenuto dal capogruppo del PD in consiglio comunale Nicola Dall'Olio e da una larga coalizione civica.
«Una vittoria da outsider, per molti versi inaspettata e meravigliosa – dice Scarpa-. Con la mia candidatura ho cercato di unire un elettorato stanco del grigiore amministrativo degli ex 5 Stelle su un progetto di città ambizioso e condiviso. Parma ha voglia di tornare ad essere una città viva e intraprendente, sogna un futuro per i propri figli e crede nelle possibilità di sviluppo di un territorio ricco e industrioso che non ha mai lasciato indietro nessuno. I valori della città debbono tornare a guidare le scelte della politica e credo che un sindaco debba interpretare il proprio ruolo in maniera meno anonima di quanto fatto dall'attuale primo cittadino, al quale do atto di onestà e buona volontà. I tempi attuali richiedono di più: Parma ha bisogno di compiere delle scelte che la proiettino nel futuro».
Lorenzo Lavagetto, segretario cittadino del Pd, ha sostenuto la candidatura di Scarpa dopo aver voluto Primarie aperte a tutta la città. «Primarie bellissime e un ottimo candidato per la città – afferma Lavagetto -. La sfida con Pizzarotti deve vederci tutti uniti intorno a Paolo e al progetto di rilancio della città. Abbiamo lo spirito giusto e sono certo che la campagna darà le risposte che cerchiamo».
Soddisfatto anche Nicola Dall'Olio: «I miei sostenitori hanno compreso le ragioni per le quali ho ritirato la mia candidatura alle Primarie e hanno premiato la nostra voglia di lavorare assieme per Parma. Una scelta coraggiosa e in controtendenza rispetto al resto del Paese dove le divisioni sono ragione di malcontento per le persone che guardano al PD come una risorsa».
Per l'onorevole Giuseppe Romanini «Paolo è la persona giusta per unire».